RELIFE & RETE NATURA 2000: anche la Patella dovrebbe essere inclusa!

PARTE I Delle anticipazioni si erano già avute ai primi (esattamente il giorno 5) dello scorso dicembre, quando si era tenuto online un webinar (cioè, un seminario via internet, appunto), organizzato da Europarc, un’organizzazione volta innanzitutto a migliorare la gestione delle Aree Marine Protette (AMP) attraverso la cooperazione, inclusa la comunicazione di idee ed esperienze tra i vari enti, con il fine ultimo di poter influenzare le decisioni in merito a livello internazionale.

A partecipare al webinar c’era nientemeno che Fotios Papoulias della DG Ambiente della Commissione Europea, responsabile dell’implementazione della Direttiva “Habitat” negli ecosistemi marini, che tra l’altro ha riportato complessivamente una condizione allarmante dello stato di conservazione dell’ambiente marino in Europa.  Incaricata da Federparchi (l’associazione dei Parchi e delle Aree Protette Italiane) di presentare l’attuale status di gestione dei siti Natura 2000 nelle AMP italiane, la nostra collega Valentina Cappanera della AMP di Portofino si era focalizzata  sulla situazione locale, in particolare descrivendo  ciò che si sta compiendo nell’ambito del progetto RELIFE.

Intanto, cos’è la “Rete Natura 2000”? Per definizione, “Natura 2000” è il principale strumento politico dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità: una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell’U.E. (istituita ai sensi della sopraccitata Dir. Habitat) per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario (fonte MATTM).

 

E’ stato, dunque, proprio in questo contesto che si era voluto introdurre il tentativo dei partners RELIFE, iniziato con la Regione Liguria, per l’inserimento di P. ferruginea nei cosiddetti “standard forms” (formulari) dei Siti Natura 2000. Alla fine, la Commissione Europea (in veste del suo rappresentante) aveva riconosciuto l’importanza di questa iniziativa, così come la necessità di investire sempre più nei fondi europei “LIFE” per la gestione dei Siti Natura 2000.

Ebbene, con tali premesse cosa sarà successo dopo? Giusto per un pò di “suspance”, miei cari lettori, la risposta al pezzo successivo (Parte II)…


 

mappa area marina protetta bergeggi